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"Ho paura di ammalarmi, nessuno è immune, salute prima di tutto, se manca quella la vita non ha più senso."

Il tuo nome - SILVIA (Sinthya)

Età - 31

Che studi hai fatto - IED: DESIGN DEL PRODOTTO

Che lavoro fai - INSEGNANTE DI YOGA

Dove sei nato/a - MILANO

Dove vivi attualmente - SYDNEY

 

1 - La Pandemia ci ha costretto tutti o quasi, a vivere una situazione mai vissuta prima, ossia la quarantena, che cosa ti manca di più del “prima” della quarantena?

 

Momenti di aggregazione, che siano culturali, ricreativi, di qualsiasi tipo insomma, con amici, parenti ma anche con sconosciuti, andare in spiaggia, insegnare una classe di yoga con 30 persone…

 

2 - E' arrivata prima l'emergenza sanitaria e poi quella economica, ti fa più paura poter contrarre il virus o rimanere senza lavoro?

 

Ho paura di ammalarmi, nessuno è immune, salute prima di tutto, se manca quella la vita non ha più senso.

 

3 - Come vivi o hai vissuto il tempo in quarantena? Se questa situazione eccezionale ti ha portato a fare scelte drastiche nella tua vita, ce ne puoi parlare brevemente?

 

Vivendo dall’altra parte del mondo ho avuto la fortuna che il virus è arrivato dopo e quindi misure di sicurezza e contenimento sono state attuate fin da subito, lo scoppio ritardato qui ha funzionato molto bene, il governo ha gestito tutto in maniera abbastanza veloce, non ho mai passato 24 ore in casa senza uscire e anche le restrizioni sono minori. Sono preoccupata perché seguo quello che riguarda la mia città, il mio paese e come vivono i miei parenti e amici questa situazione che li sta soffocando.

 

4 - Durante i primi giorni di quarantena intorno alla fine di Febbraio e inizio Marzo, sul web sono girati alcuni articoli di importate testate giornalistiche con un tema ben preciso e titoli come:

"Il Coronavirus terrorizza, il clima no. Come nasce la percezione del rischio". Hai mai riflettuto su questo? Hai mai pensato che l'esperienza della pandemia possa essere una lezione nella lotta al cambiamento climatico?

 

Sicuramente questa reclusione forzata ha costretto tutti a farsi delle domande, a riflettere, a informarsi e a capire come poter contribuire a un problema globale che ha toccato tutti, ricchi, poveri, oriente e occidente senza nessun privilegiato immune.

Finche qualcosa non ti tocca da vicino la percezione del rischio è molto debole in quasi tutte le persone in linea generale, ma il fatto che abbia colpito tutti ha svegliato un po’ la coscienza delle persone e l’attenzione è aumentata da parte di tutti.

Il clima e come noi lo stiamo cambiando e distruggendo, è qualcosa che si può "gestire" solo parzialmente, il progresso prevede anche delle perdite e in questo caso climatiche.

Il virus che ora sta sconvolgendo le nostre vite è stato creato e diffuso dall'uomo, la natura lo riuscirà a combattere in quanto artificiale, ma prima di riuscirci saranno necessarie delle perdite.

Qui si dice "embrace the change", forse davvero non tutti i mali vengono per nuocere anche se questo comporta far soffrire delle persone e creare scompiglio nelle nostre vite.

Spero che qualcosa cambi quando tutta questa storia sarà finita o comunque non più "pericolosa" ma non ho molta fiducia nella razza umana e credo nella ciclicità del tempo, magari moriremo tutti con un asteroide come coi dinosauri e rinasceremo dalle nostre ceneri più saggi e coscienti che mai!

 

5 - La Pandemia ha già portato grossi cambiamenti nella vita di tutti, e molti sono quelli che porterà, hai (nuovi) dubbi sul tuo futuro come individuo e/o sul tuo nucleo familiare, quali?

 

Questa pandemia mi ha convinto un pochino ancora di più riguardo un’idea che avevo già prima ovvero vivere il qui ed ora, godersi il presente e non pianificare troppo il futuro (tanto ha senso fino ad un certo punto, la carta dell’imprevedibilità è sempre dietro l’angolo come abbiamo potuto notare!!!), essere multitasking, sapersi rivendere, saper tirare fuori armi segrete in momenti di difficoltà, accettare i cambiamenti e imparare dagli errori, rispettare il mondo in cui vivi e contribuire al mantenimento di un equilibrio, attivarsi per fare di meglio, godersi le cose veramente importanti della vita che sono contabili sulle dita di una mano, apprezzare molto di più le "cose" non materiali, amarsi.

 

6 - Il Capitalismo avanzato nel quale viviamo ci ha fatto credere che niente si potesse fermare: il virus ci ha dimostrato il contrario. Il Pianeta Terra ha avuto praticamente un mese di respiro, tutte o in molti casi la maggior parte delle attività hanno dovuto interrompersi: reputi qualcuna di queste, a conti fatti, superflua? Quale di queste vorresti che non riprendesse più?

 

Ci sono un'infinità di cose delle quali potremmo fare a meno, alcune invece sono fondamentali, cibo, salute e affetti.

Se potessi scegliere darei una medaglia d’oro a chi provvede a questi benefici: industrie alimentari e chi lavora nel settore agricolo, le aziende ospedaliere e tutti quegli eroi che studiano per anni e salvano vite umane o comunque le rendono migliori, chi contribuisce al mantenimento di un equilibrio tra mente e corpo,  (yoga e simili e attività fisiche salutari, psicologi, aiuti e supporti, caritas…), gli insegnanti e l’istruzione.

Chiuderei cose superflue come la televisione ignorante e tutto ciò che ci gravita attorno, il marcio della politica, rivedrei stipendi di parlamentari, calciatori e personaggi noti che non contribuiscono in maniera costruttiva e diminuirei l’importanza per il settore moda e i costi eccessivi che vi gravitano attorno (sfilate, modelle, vestito dai costi improponibili).

 

7 - Alcuni filosofi, sociologi, intellettuali, ipotizzano e/o auspicano che dopo questa situazione di quarantena e pandemia ci possa essere un cambiamento nella società, tu credi sia possibile? (Spiegaci la tua risposta).

 

È bello credere in un mondo migliore e dare fiducia al prossimo, la speranza è sempre l’ultima a morire dice un antico proverbio greco. Il realismo però e l’epoca in cui viviamo, l’ignoranza e l’egoismo che prevalgono rispetto al resto "buono" del mondo, non mi fanno avere molta speranza, quello che mi auguro è che tutti saranno più riflessivi e cercheranno di attuare, ognuno nel suo piccolo, qualche modo per provare a garantire futuro alle nuove generazioni. Un mondo dove la società è meno divisa in gerarchie e dove il baratto è la forma di scambio sarebbe per me un bell'esperimento che nei decenni potrebbe aiutare a migliorare la vita sul pianeta senza più sprechi ed eccessi. (Consiglio la visione del film francese "il pianeta verde").

 

8 - E come ultima cosa la più importante, scegli un'immagine che per te sia rappresentativa di questo periodo storico che tutti abbiamo vissuto e allegala insieme a questo file alla mail di risposta (se possibile, in buona risoluzione e in formato JPG).

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