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"Ho vissuto il distanziamento sociale nella sua più cruda forma vivendo da solo a casa. Questo mi ha permesso di confrontarmi con molti limiti che pensavo di non avere."

Il tuo nome - Giulio

Età - 28

Che studi hai fatto - ho studiato medicina e chirurgia

Che lavoro fai - sono un medico

Dove sei nato/a - sono nato a Cividale del Friuli in Friuli venezia Giulia, Italia

Dove vivi attualmente - ora vivo a Trieste , Friuli Venezia Giulia, Italia

 

1 - La Pandemia ci ha costretto tutti o quasi, a vivere una situazione mai vissuta prima, ossia la quarantena, che cosa ti manca di più del “prima” della quarantena?

 

Parecchie cose: le uscite con gli amici, riabbracciare i miei cari, correre per ore nel bel mezzo delle foreste che il Carso triestino nasconde, fare passeggiate in Carnia nella mia terra natia, goderecci pranzi nelle osmizze triestine in compagnia, vedere i volti delle persone che incontro per strada.

 

2 - E' arrivata prima l'emergenza sanitaria e poi quella economica, ti fa più paura poter contrarre il virus o rimanere senza lavoro?

 

Mi fa più paura contrarre il virus. Nonostante la mia giovane età penso che chiunque sia vulnerabile. Inoltre avrei paura di trasmetterlo ai miei cari o ai pazienti.

 

3 - Come vivi o hai vissuto il tempo in quarantena? Se questa situazione eccezionale ti ha portato a fare scelte drastiche nella tua vita, ce ne puoi parlare brevemente?

 

Ho vissuto il distanziamento sociale nella sua più cruda forma vivendo da solo a casa. Questo mi ha permesso di confrontarmi con molti limiti che pensavo di non avere. Di contro ho appurato anche la mia capacità reattiva e la mia forza di volontà. Si tratta sempre di una medaglia a due facce, di un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.

 

4 - Durante i primi giorni di quarantena intorno alla fine di Febbraio e inizio Marzo, sul web sono girati alcuni articoli di importate testate giornalistiche con un tema ben preciso e titoli come:

"Il Coronavirus terrorizza, il clima no. Come nasce la percezione del rischio". Hai mai riflettuto su questo? Hai mai pensato che l'esperienza della pandemia possa essere una lezione nella lotta al cambiamento climatico?

 

Assolutamente sì. Anzi spero che questo sensibilizzi ancor di più quelli che ancora non pensano all'effetto dilaniante che le nostre abitudini hanno sul clima. Purtroppo nonostante la fede ottimista che tendo a riporre nelle persone, sono piuttosto scettico sul fatto che tutto ciò possa cambiare veramente un processo che oramai procede a passo spedito e con esuberante inerzia.

 

5 - La Pandemia ha già portato grossi cambiamenti nella vita di tutti, e molti sono quelli che porterà, hai (nuovi) dubbi sul tuo futuro come individuo e/o sul tuo nucleo familiare, quali?

 

In realtà paradossalmente sto vivendo nella mia vita profondi cambiamenti e qualche novità dal punto di vista lavorativo. Sono convinto però che molti aspetti della pratica medica cambieranno nettamente e non renderanno le cose più facili.

 

6 - Il Capitalismo avanzato nel quale viviamo ci ha fatto credere che niente si potesse fermare: il virus ci ha dimostrato il contrario. Il Pianeta Terra ha avuto praticamente un mese di respiro, tutte o in molti casi la maggior parte delle attività hanno dovuto interrompersi: reputi qualcuna di queste, a conti fatti, superflua? Quale di queste vorresti che non riprendesse più?

 

Credo che dovremmo veramente considerare lo smart working come una novità attuabile ed ecosostenibile, ovviamente con i suoi limiti. Alcuni lavori dovrebbero essere maggiormente ideati in funzione degli obbiettivi piuttosto che del numero di ore di lavoro. Anche in questo discorso però c'è un altro lato della medaglia: altre attività (ristorazione, commercio al dettaglio) rimangono indispensabili e al contempo veramente vulnerabili.  La salvaguardia delle partite iva e dei lavoratori autonomi dovrebbe essere implementata in un mondo in cui la loro tassazione dovrebbe avere il fine ultimo di tutelarli in situazioni del genere.

 

7 - Alcuni filosofi, sociologi, intellettuali, ipotizzano e/o auspicano che dopo questa situazione di quarantena e pandemia ci possa essere un cambiamento nella società, tu credi sia possibile? (Spiegaci la tua risposta).

 

Sostengo la teoria dei paradigmi: la ciclicità della storia va di pari passo con l'avvicendarsi di nuovi paradigmi in ambito scientifico, economico, politico, etc. Se di norma il loro mutare avviene spesso in parallelo ma con sfasamento, esistono nodi storici nei quali tutti questi mutano assieme. Ecco penso che stiamo vivendo un momento del genere. Questo metterà alla prova ogni nostra capacità di rinnovamento e di reazione. Che ci porti ad una terza guerra mondiale o ad una nuova età dell'oro, chi lo sa?

 

8 - E come ultima cosa la più importante, scegli un'immagine che per te sia rappresentativa di questo periodo storico che tutti abbiamo vissuto e allegala insieme a questo file alla mail di risposta (se possibile, in buona risoluzione e in formato JPG).

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