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"Questo è il momento, questa è la prova. Sono stata sempre fortunata, protetta, viziata, non c’è stato un forte trauma (chissà poi se è vero) nella mia vita, un rito di iniziazione per passare all'età adulta, in quest’era di eterni ragazzi. Forse è questo, è arrivato."

Il tuo nome - Nicol

Età - 30

Che studi hai fatto - liceo classico, lettere moderne

Che lavoro fai - Insegnante di Italiano

Dove sei nato/a - Charlotte (USA)

Dove vivi attualmente - Meina (NO)

 

1 - La Pandemia ci ha costretto tutti o quasi, a vivere una situazione mai vissuta prima, ossia la quarantena, che cosa ti manca di più del “prima” della quarantena?

 

I miei alunni, le relazioni in genere, l’intervallo, l'audiolibro che ascoltavo mentre andavo al lavoro, i viaggi.

 

2 - E' arrivata prima l'emergenza sanitaria e poi quella economica, ti fa più paura poter contrarre il virus o rimanere senza lavoro?

 

Decisamente temo di rimanere senza lavoro. Penso addirittura di aver già contratto il virus a dicembre, temo più che altro di trasmetterlo ai miei familiari più deboli. Non sento la paura della malattia su di me, forse perché la vedo come ipotesi remota, o forse perché la temo a tal punto da non considerarla nemmeno. La prospettiva lavorativa è fonte d’angoscia, temo di perdere la casa, ma esorcizzo come posso e mantengo la fiducia.

 

3 - Come vivi o hai vissuto il tempo in quarantena? Se questa situazione eccezionale ti ha portato a fare scelte drastiche nella tua vita, ce ne puoi parlare brevemente?

 

Generalmente ho vissuto bene. Ci sono gli alti e bassi, lavoro molto e non mi annoio, le giornate sono ancora corte. Invece il sole tramonta sempre più tardi, ho fatto passeggiate lunghe e ossigenanti. Ho letto, ho guardato film, canto tanto. È uscito un nuovo singolo di Bianconi, “L’abisso”, e lo ascolto a ripetizione: lo trovo meraviglioso.

Non penso di aver fatto scelte drastiche: questo periodo ha rafforzato le mie convinzioni, le mie priorità, di sicuro è un trauma collettivo che ha dato una scossa. Questo è il momento, questa è la prova. Sono stata sempre fortunata, protetta, viziata, non c’è stato un forte trauma (chissà poi se è vero) nella mia vita, un rito di iniziazione per passare all'età adulta, in quest’era di eterni ragazzi. Forse è questo, è arrivato. Devo essere migliore, devo esserlo adesso, questo è il momento della verità, adesso i nodi arrivano al pettine. E questo deve valere per tutti, lo vedo come un dovere e un valore morale, concreto.

 

4 - Durante i primi giorni di quarantena intorno alla fine di Febbraio e inizio Marzo, sul web sono girati alcuni articoli di importate testate giornalistiche con un tema ben preciso e titoli come: "Il Coronavirus terrorizza, il clima no. Come nasce la percezione del rischio". Hai mai riflettuto su questo? Hai mai pensato che l'esperienza della pandemia possa essere una lezione nella lotta al cambiamento climatico?

 

Ovviamente ci spero, propongo tracce per temi incentrate sull'ambiente ai miei alunni, con citazioni di Greta Thunberg che dice "Dipende da noi". Ripartiamo dalla responsabilizzazione, dall'impegno, dalla presenza. Ciascuno agisca. Sono in bilico tra la constatazione implacabile che l’umanità sia un fallimento e finirà sempre vittima di se stessa, meritando l’estinzione, e la fiducia, la speranza: anche se non ci fosse, è giusto perseverare nei propri ideali e cercare di renderli reali.

 

5 - La Pandemia ha già portato grossi cambiamenti nella vita di tutti, e molti sono quelli che porterà, hai (nuovi) dubbi sul tuo futuro come individuo e/o sul tuo nucleo familiare, quali?

 

Ho timore di non poter vedere e abbracciare i miei genitori, ho timore dell’instabilità economica. Ho dubbi sul mio futuro lavorativo, oggi più che mai incerto. Ho timore delle mie debolezze.

 

6 - Il Capitalismo avanzato nel quale viviamo ci ha fatto credere che niente si potesse fermare: il virus ci ha dimostrato il contrario. Il Pianeta Terra ha avuto praticamente un mese di respiro, tutte o in molti casi la maggior parte delle attività hanno dovuto interrompersi: reputi qualcuna di queste, a conti fatti, superflua? Quale di queste vorresti che non riprendesse più?

 

La mia visione è più radicale: si dovrebbe riprogettare da zero un nuovo modello di sviluppo sostenibile, sradicare le vecchie mentalità e il capitalismo. Comprendere che non è pensabile un modello per cui l’imperativo sia sempre e solo "crescere". Bisognerebbe cambiare tutto.

 

7 - Alcuni filosofi, sociologi, intellettuali, ipotizzano e/o auspicano che dopo questa situazione di quarantena e pandemia ci possa essere un cambiamento nella società, tu credi sia possibile? (Spiegaci la tua risposta).

 

Ripeto il concetto espresso nella risposta alla domanda 4. L’uomo ha sempre dimostrato un grande ingegno e una grande adattabilità. Se lo si desidera, lo si può rendere possibile, un modo nuovo si può tentare, una nuova soluzione è da trovare. Altrimenti resta la meritata estinzione.

 

8 - E come ultima cosa la più importante, scegli un'immagine che per te sia rappresentativa di questo periodo storico che tutti abbiamo vissuto e allegala insieme a questo file alla mail di risposta (se possibile, in buona risoluzione e in formato JPG).

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