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"(..)il Covid avrà questa conseguenza nel tempo, cambiando le nostre abitudini ed il nostro rapporto interpersonale e di stile di vita. Fra qualche anno sarà cosi radicato che neanche ce ne accorgeremo (ad esempio chi si ricorda con nostalgia che un tempo si fumava liberamente a scuola, negli ospedali, uffici, cinema, ristoranti ecc.)."

Il tuo nome - Marco

Età - 66 

Che studi hai fatto - Laurea in Architettura

Che lavoro fai - pensionato

Dove sei nato/a - Padova

Dove vivi attualmente - Udine

 

1 - La Pandemia ci ha costretto tutti o quasi, a vivere una situazione mai vissuta prima, ossia la quarantena, che cosa ti manca di più del “prima” della quarantena? 

 

Le relazioni dirette con le altre persone.

 

2 - E' arrivata prima l'emergenza sanitaria e poi quella economica, ti fa più paura poter contrarre il virus o rimanere senza lavoro? 

 

Certamente di contrarre il virus.

 

3 - Come vivi o hai vissuto il tempo in quarantena? Se questa situazione eccezionale ti ha portato a fare scelte drastiche nella tua vita, ce ne puoi parlare brevemente? 

 

L’impossibilità di liberi spostamenti, incontri e viaggi ha portato ad una diversa gestione del tempo, maggiore spazio alla preghiera, allo studio alle relazioni via social o telefono.

 

4 - Durante i primi giorni di quarantena intorno alla fine di Febbraio e inizio Marzo, sul web sono girati alcuni articoli di importate testate giornalistiche con un tema ben preciso e titoli come: "Il Coronavirus terrorizza, il clima no. Come nasce la percezione del rischio". Hai mai riflettuto su questo? Hai mai pensato che l'esperienza della pandemia possa essere una lezione nella lotta al cambiamento climatico? 

 

Certamente la drastica riduzione dell’inquinamento che si è verificata in tutto il mondo a causa del fermo produttivo e degli spostamenti, fa certamente riflette per il futuro, per una diversa gestione delle risorse e rispetto dell’ambiente.

 

5 - La Pandemia ha già portato grossi cambiamenti nella vita di tutti, e molti sono quelli che porterà, hai (nuovi) dubbi sul tuo futuro come individuo e/o sul tuo nucleo familiare, quali? 

 

Nessun dubbio per il futuro, certamente cambierà, si spera anche in meglio, le nostre relazioni anche familiari.

 

6 - Il Capitalismo avanzato nel quale viviamo ci ha fatto credere che niente si potesse fermare: il virus ci ha dimostrato il contrario. Il Pianeta Terra ha avuto praticamente un mese di respiro, tutte o in molti casi la maggior parte delle attività hanno dovuto interrompersi: reputi qualcuna di queste, a conti fatti, superflua? Quale di queste vorresti che non riprendesse più? 

 

Lo spasmodico spostamento spesso ingiustificato, tanto per fare qualche cosa.

 

7 - Alcuni filosofi, sociologi, intellettuali, ipotizzano e/o auspicano che dopo questa situazione di quarantena e pandemia ci possa essere un cambiamento nella società, tu credi sia possibile? (Spiegaci la tua riposta)

 

Tutti gli eventi che hanno avuto una dimensione planetaria o fortemente radica su un territorio hanno avuto come conseguenza un forte cambiamento ed evoluzione nella società e nel nostro modo di vivere e percepire il vivere: la ricostruzione dopo guerra, il ’68, i terremoti, la caduta della cortina di ferro, lo sviluppo dell’Unione Europea, l’11 settembre, hanno tutti comportato un cambiamento nel tempo, plasmando in modo diverso, evolutivo, la nostra società e ambiente di vita; anche il Covid avrà questa conseguenza nel tempo, cambiando le nostre abitudini ed il nostro rapporto interpersonale e di stile di vita. Fra qualche anno sarà cosi radicato che neanche ce ne accorgeremo (ad esempio chi si ricorda con nostalgia che un tempo si fumava liberamente a scuola, negli ospedali, uffici, cinema, ristoranti ecc.).

 

8 - E come ultima cosa la più importante, scegli un'immagine che per te sia rappresentativa di questo periodo storico che tutti abbiamo vissuto e allegala insieme a questo file alla mail di risposta (se possibile, in buona risoluzione e in formato JPG).

 

Non mi è possibile inviare una immagine, ma il rifermento può essere: il Papa che prega solo in piazza San Pietro, o le vie vuote delle città.

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