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"Il virus ha sottolineato l’enormità dell’impatto dell’uomo sulla natura, e anche la rapidità con la quale quest’ultima si può riprendere, se l’impatto si riduce."

Il tuo nome - Gianluca Giavitto

Età - 35 

Che studi hai fatto - Dottorato in Fisica

Che lavoro fai - Fisico

Dove sei nato/a - Udine, Italia

Dove vivi attualmente - Berlino, Germania

 

1 - La Pandemia ci ha costretto tutti o quasi, a vivere una situazione mai vissuta prima, ossia la quarantena, che cosa ti manca di più del “prima” della quarantena?

 

La convivialità, lo stare assieme a un tavolo con tante persone.

 

2 - E' arrivata prima l'emergenza sanitaria e poi quella economica, ti fa più paura poter contrarre il virus o rimanere senza lavoro?

 

Io per fortuna ho un lavoro abbastanza "blindato”, quindi mi fa più paura contrarre il virus (e nemmeno tanto…), ma penso che le conseguenze economiche saranno molto peggiori di quelle sanitarie.

 

3 - Come vivi o hai vissuto il tempo in quarantena? Se questa situazione eccezionale ti ha portato a fare scelte drastiche nella tua vita, ce ne puoi parlare brevemente?

 

Nessuna scelta drastica, vivo bene questa quarantena, ci sono abbastanza abituato avendo lavorato in posti molto remoti in quasi isolamento per mesi. La scelta più estrema è stata quella di non usare più i mezzi pubblici, mi muovo solo in bici, per fortuna il tempo è stato clemente.

 

4 - Durante i primi giorni di quarantena intorno alla fine di Febbraio e inizio Marzo, sul web sono girati alcuni articoli di importanti testate giornalistiche con un tema ben preciso e titoli come: "Il Coronavirus terrorizza, il clima no. Come nasce la percezione del rischio". Hai mai riflettuto su questo? Hai mai pensato che l'esperienza della pandemia possa essere una lezione nella lotta al cambiamento climatico?

 

Certo, ci ho riflettuto e penso che la dimensione temporale sia purtroppo completamente diversa, la pandemia è come scottarsi, il cambiamento climatico è cucinarsi a fuoco lento (vedi metafora della rana bollita).

 

5 - La Pandemia ha già portato grossi cambiamenti nella vita di tutti, e molti sono quelli che porterà, hai (nuovi) dubbi sul tuo futuro come individuo e/o sul tuo nucleo familiare, quali?

 

No, solo che i dubbi che avevo prima sono stati amplificati.

 

6 - Il Capitalismo avanzato nel quale viviamo ci ha fatto credere che niente si potesse fermare: il virus ci ha dimostrato il contrario. Il Pianeta Terra ha avuto praticamente un mese di respiro, tutte o in molti casi la maggior parte delle attività hanno dovuto interrompersi: reputi qualcuna di queste, a conti fatti, superflua? Quale di queste vorresti che non riprendesse più?

 

Il commercio e il consumo di animali selvatici; la deforestazione. Il virus ha sottolineato l’enormità dell’impatto dell’uomo sulla natura, e anche la rapidità con la quale quest’ultima si può riprendere, se l’impatto si riduce. In generale, vorrei che riprendessero quasi tutte le attività umane di prima, con la consapevolezza della necessità di ridurre il loro impatto sugli ecosistemi naturali.

 

7 - Alcuni filosofi, sociologi, intellettuali, ipotizzano e/o auspicano che dopo questa situazione di quarantena e pandemia ci possa essere un cambiamento nella società, tu credi sia possibile? (Spiegaci la tua risposta).

 

Certo. Conviviamo con le pandemie da millenni, e ognuna di esse ha cambiato la società in qualche modo. È un po’ banale come domanda. A cosa ti riferisci in particolare?

 

8 - E come ultima cosa la più importante, scegli un'immagine che per te sia rappresentativa di questo periodo storico che tutti abbiamo vissuto e allegala insieme a questo file alla mail di risposta (se possibile, in buona risoluzione e in formato JPG).

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