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"Un'economia senza giustizia sociale ha decisamente impedito l’identità umana e soprattutto dei giovani."

Il tuo nome - Fausto

Età - 70

Che studi hai fatto - Maturità d’arte applicata

Che lavoro fai - Pensionato

Dove sei nato/a - Martignacco (UD)

Dove vivi attualmente - Udine (Italia)

 

1 - La Pandemia ci ha costretto tutti o quasi, a vivere una situazione mai vissuta prima, ossia la quarantena, che cosa ti manca di più del “prima” della quarantena?

 

L’incontro con i compaesani e le persone care, le celebrazioni religiose (celebrare con i miei sacerdoti, cantare, pregare insieme)  e le attività culturali.

 

2 - E' arrivata prima l'emergenza sanitaria e poi quella economica, ti fa più paura poter contrarre il virus o rimanere senza lavoro?

 

Contrarre il virus e separami dai miei cari.

 

3 - Come vivi o hai vissuto il tempo in quarantena? Se questa situazione eccezionale ti ha portato a fare scelte drastiche nella tua vita, ce ne puoi parlare brevemente?

 

Con preoccupazione per la salute delle persone care e la mia, ma occupandomi in relazioni virtuali e attività culturali e di fede: usando il pc per contatti, per sistemare propri materiali, per approfondire conoscenze e per preghiera personale; con la TV per pregare comunitariamente con appuntamenti giornalieri costanti.

 

4 - Durante i primi giorni di quarantena intorno alla fine di Febbraio e inizio Marzo, sul web sono girati alcuni articoli di importate testate giornalistiche con un tema ben preciso e titoli come: "Il Coronavirus terrorizza, il clima no. Come nasce la percezione del rischio". Hai mai riflettuto su questo? Hai mai pensato che l'esperienza della pandemia possa essere una lezione nella lotta al cambiamento climatico?

 

Certo, la città senza traffico e decisamente più vivibile. Non usare l’auto è stato salutare e senza fatica, penso che ne farò un uso diverso, mi muoverò con più coscienza ecologica.

 

5 - La Pandemia ha già portato grossi cambiamenti nella vita di tutti, e molti sono quelli che porterà, hai (nuovi) dubbi sul tuo futuro come individuo e/o sul tuo nucleo familiare, quali?

 

Senza dubbio, personalmente, avrò più attenzione alla salute degli altri e alla mia, con relazioni più attente e sensibili; in famiglia già ci sono relazioni positive che si intensificheranno e punteranno sull'essenziale, sul costruttivo, sul bello.

 

6 - Il Capitalismo avanzato nel quale viviamo ci ha fatto credere che niente si potesse fermare: il virus ci ha dimostrato il contrario. Il Pianeta Terra ha avuto praticamente un mese di respiro, tutte o in molti casi la maggior parte delle attività hanno dovuto interrompersi: reputi qualcuna di queste, a conti fatti, superflua? Quale di queste vorresti che non riprendesse più?

 

Attività non utili a tutti e discriminatorie sono le più nocive. Un'economia senza giustizia sociale ha decisamente impedito l’identità umana e soprattutto dei giovani. E ciò che ha sottolineato con violenza le diverse opinioni non può che negare la vera convivenza.

 

7 - Alcuni filosofi, sociologi, intellettuali, ipotizzano e/o auspicano che dopo questa situazione di quarantena e pandemia ci possa essere un cambiamento nella società, tu credi sia possibile? (Spiegaci la tua risposta).

 

Certamente è auspicabile. Ma sembra che alcuni insistano sul ritornare "tutto come prima": stessa frenesia economica e produttiva, stesse differenze sociali e distanze di ruoli.. Sarà forse meglio pensare a più giustizia sociale, rapporti sinceri, solidali e rispettosi di ogni persona; ritmi di vita umani (magari sullo stile valenciano) e riconoscenti delle capacità di ciascuno. Avere a cuore di più la cura delle persone di ogni età e condizione potrebbe coinvolgere positivamente sempre più uomini e donne in lavori veramente utili e orientati sì alla salute ma anche alla persona tutta intera con le sue esigenze di formazione al bello, al buono e allo spirituale..

 

8 - E come ultima cosa la più importante, scegli un'immagine che per te sia rappresentativa di questo periodo storico che tutti abbiamo vissuto e allegala insieme a questo file alla mail di risposta (se possibile, in buona risoluzione e in formato JPG).

 

L’opera personale intitolata "Sursum corda" mi è sembrata indicata al tempo attuale: "dietro il buio-notte che sembra opprimerci c’è certamente un nuovo giorno, una nuova luce piena di speranza" .

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